martes, 8 de abril de 2025

Brevi considerazioni su libertà religiosa e pandemia in Italia.

 





                                                        Dott. Paolo Rossano Aponte

La Repubblica Italiana è un paese membro fondatore dell'Unione Europea composto da 20 regioni, a loro volta suddivise in 110 province, con una popolazione totale di 60 milioni di persone. Politicamente, è un sistema repubblicano parlamentare con un Presidente della Repubblica; il potere esecutivo è formato dal Consiglio dei ministri, il cui capo è il Presidente del Consiglio dei ministri, chiamato Primo Ministro o Premier. Il parlamento è composto dalla Camera dei Senatori e dei Deputati. Il potere giudiziario è esercitato dalla Magistratura insieme ai tribunali. La Repubblica Italiana si definisce attualmente come uno stato laico dopo aver attraversato lunghi periodi storici tra imperi, monarchie, territori pontifici, fino ad arrivare all'attuale unificazione. [1] L'Italia possiede una delle percentuali più alte di cattolici in Europa, con il 74% fino all'anno 2017.

L'impatto del Coronavirus in Italia è stato di grande magnitudine e il primo contatto è iniziato in una fase precoce. I virologi italiani del laboratorio Lazzaro Spallanzani di Roma erano riusciti a isolare il virus il 30 gennaio 2020, denominandolo inizialmente come 2019-nCOV/Italy-INMI1. Il campione virale è stato prelevato da una coppia cinese che era in vacanza. [2] Le autorità sanitarie e il governo si sono attivati immediatamente per identificare i focolai epidemici che aumentavano nella regione, oltre a incrementare una campagna informativa per evitare i rischi e i contagi. Una volta dichiarata la pandemia da parte dell'OMS, gli organi dello Stato competenti hanno iniziato una serie consecutiva di ordinanze a livello nazionale, regionale e locale, tipificate secondo la giurisprudenza italiana come: decreto-legge, così come i decreti del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM). [3] Nel tentativo da parte degli organi dello Stato di gestire l'avanzamento dell'epidemia nel territorio italiano, è stato decretato un rigoroso regime di confinamento o lockdown, che ha imposto limitazioni ai diritti fondamentali, tra cui le libertà religiose e di culto. La quantità di normative ordinate dal governo quasi in modo cronologico è abbondante, per citarne alcune:

“D.L., 23 febbraio 2020, n. 6, Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, in Gazzetta Ufficiale Serie Generale, 23 febbraio 2020, n. 45. Testo convertito, con modificazione, dalla L. 5 marzo 2020, n. 13; art. 1, c. 1 lett. g, D.P.C.M., 1 marzo 2020, Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, in Gazzetta Ufficiale Serie Generale, 1 marzo 2020, n. 52; art. 1 lett. g, D.P.C.M., 8 marzo 2020, Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale, in Gazzetta Ufficiale Serie Generale, 8 marzo 2020, n. 59; art. 1 lett i) D.P.C.M., 10 aprile 2020, Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale; in Gazzetta Ufficiale Serie Generale, 11 aprile 2020, n. 97; art. 1 lett. i) D.P.C.M., 26 aprile 2020, Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale, in Gazzetta Ufficiale Serie Generale, 27 aprile 2020, n. 108". [4]

Tutti questi decreti emanati durante l'inizio della pandemia, se analizzati in profondità, saranno determinanti per dimostrare fino a che punto il governo italiano ha equilibrato o limitato il diritto alla libertà di culto durante il periodo iniziale della pandemia. A differenza di altri paesi dell'Unione Europea, l'Italia è un Paese concordatario con la Santa Sede, poiché nel suo territorio si trova la Sede del Papa e gli organismi di governo ecclesiastico della Chiesa universale. Anche se si trattava di un'emergenza pubblica di connotazione storica, le misure adottate dal potere pubblico contro la libertà di culto potrebbero aver infranto per la prima volta i principi di autonomia bilaterale stabiliti nel concordato o Patti Lateranense.

Uno dei tanti esempi di ingerenza da parte dello Stato nella libertà di culto, debitamente documentato e con evidenza digitale sui social media, è il caso Soncino, che è diventato virale. Per contestualizzare, Soncino è una città della Provincia di Cremona, in Lombardia. Il parroco della Chiesa di San Pietro Apostolo, Don Lino Viola, decise di mantenere la celebrazione dell'eucaristia nonostante il divieto delle autorità, rispettando il diritto dei fedeli di avere accesso ai sacramenti. Il parroco, mentre celebrava l'eucaristia trasmessa attraverso i social media, era accompagnato da 14 persone, senza contare l'organista, e utilizzava un ampio spazio di 300 m2 che offriva il tempio parrocchiale, praticamente vuoto. Mentre svolgeva le sue funzioni, fu interrotto bruscamente dai Carabinieri che lo obbligarono a interrompere la messa, a cui il sacerdote si oppose fermamente, chiedendo di poter terminare la messa poiché i fedeli hanno il diritto di avere un aiuto spirituale. Di fronte al rifiuto della richiesta, l'agente dell'ordine pubblico procedette a multarlo, lasciando la multa sull'altare. L'episodio è stato catalogato da alcuni cittadini come abuso di potere da parte delle autorità per non aver rispettato la libertà di culto. [5] Di fronte a questa situazione, è necessario precisare l'equilibrio tra il diritto alla salute e la libertà religiosa.

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fonti bibliografiche:

[1] Per approfondire il tema della laicità dello stato italiano è necessario fare riferimento alla sua dichiarazione ufficiale nel documento di revisione dei Patti Lateranensi del 1984 (protocollo addizionale, punto 1) e alla Sentenza 203/1989 della Corte Costituzionale.

[2] Contini, C.- Di Nuzzo, M., «The novel zoonotic COVID-19 pandemic: An expected global health concern 17.03.2020», en https://www.jidc.org/index.php/journal/article/view/32235085/2216 (ultima consultazione: 08.11.2024).

[3] Palma, A., «Il diritto di libertà religiosa al tempo dell’emergenza Sars-COVID 19 02.04.2021», en http://www.salvisjuribus.it/il-diritto-di-liberta-religiosa-al-tempo-dellemergenza-sars-covid-19/ (ultima consultazione 08.11.2024).

[4] Di Iorio, T., «La quarentena dell’anima del civis-fidelis. L’esercizio del culto nell’emergenza sanitaria da Covid-19», en Stato, Chiese e pluralismo confessionale 11 (2020) pp. 1-32.

[5] Youtube, «Coronavirus, il prete non interrope la messa all’arrivo dei Carabinieri: “E abuso di potere” 20.04.2020», en https://www.youtube.com/watch?v=Zyu9l3vAsIc (ultima consultazione 08.11.2024).

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